lunedì 15 aprile 2013

KaleidoscopiA.it: recensione scritta e vocale del libro di poesie e disegni "I segreti delle orchidee"


 
"Vorrei esser rami di pino che il sole riscalda. O notte profonda che il tutto stasera ricopre Vorrei esser vento e profumo di incenso".
Una silloge di ventisette poesie incantate e disincantate di Mara Giglio, classe 1977.
Non siamo di fronte ad una silloge carica di negatività o malinconia ma quello che emana l'autrice sono onde positive. Con le sue descrizioni così nitide e semplici delinea passi fondamentali dell'esistenza umana mettendo a paragone l'individuo di fronte alla natura: "Armoniosa architettura è la natura senza l'ombra dell'uomo" e vede gli alberi come delle "verdi colonne che ne sorreggon la volta" del cielo.
La recensione vocale è ascoltabile anche qui:
http://www.youtube.com/watch?v=7w4_6WqRHDI
Il libro è ordinabile presso le librerie ed il sito La Feltrinelli, tramite ilmiolibro.it e amazon.it
E' acquistabile anche presso la LIBRERIA ARTICOLO 21 in centro a Bergamo (Largo Nicolò Rezzara 4, telefono 035/220371). 
 

lunedì 1 aprile 2013

Vetrina delle Emozioni: intervista alla curatrice e scrittrice Gioia Lomasti


Dedico questo post all'interessante intervista che ho fatto a Gioia Lomasti, scrittrice e curatrice del sito http://www.vetrinadelleemozioni.com/ Nata a Ravenna nel Luglio del 1973, è promotrice di scrittura. S'occupa inoltre della redazione e della rassegna promozionale del blog http://www.vetrinadelleemozioni.blogspot.com/, della direzione di collane editoriali dedite alla poesia, alla prosa, alla narrativa ed alla direzione di antologie di autori vari. Coordina assieme a Marcello Lombardo ed al suo staff di collaboratori il sito Vetrina delle Emozioni quale canale per supportare la promozione artistica degli autori. Cura molteplici pagine sul web e sui principali social network, ponendo in risalto autori emergenti di talento. Opera nel sociale, crede nel valore dell'amicizia, fonte di vita e condivisione. Il suo profilo è visibile anche al link http://gioialomasti.eu/
 
D) Buongiorno Gioia, ti ringrazio in anticipo per la disponibilità ed il tempo che dedicherai a questa intervista. Assieme a Marcello Lombardo ed ai tuoi collaboratori, curi da anni il sito http://www.vetrinadelleemozioni.com/ Com'è nato questo sito e quali sono i suoi obiettivi? R) Buongiorno Mara, ti ringrazio davvero molto per quest'intervista in quanto mi auguro sia di buon auspicio sulle basi di ciò che andrò ad evidenziare. Ti illustro cosa vuole rappresentare il nostro canale web Vetrina delle Emozioni: il sito nasce da una sinergia di gruppo, quali affezionati amici che risiedono in molte parte d'Italia ed all'estero e che attraverso la rete vogliano darsi manforte sostenendosi reciprocamente per l'arte che ci accomuna. L'idea accresce sino a consolidarsi in un canale d'incontro artistico culturale, incentrando un punto di forza e di maggior rilievo basato soprattutto sulla visibilità degli emergenti. Nel nostro piccolo vorremmo poter accrescere le fondamenta per forme di supporto che a mio parere reputo espressioni d'anima e di Emozione pura: diamo risalto alla poesia ed alla prosa, alla musica ed ai cantautori, alla pittura sino ad estendere a tutto ciò che l'estro umano vuole comunicare attraverso tali sinergie. La struttura di Vetrina delle Emozioni è assai semplice per quanto molto ricca in fatto di contenuti e di impegno:
- la homepage di presentazione dove si legge questo messaggio teso a dare vitalità all'arte "Il sito è nato per dare voce a chi vuole avere voce, questo è il nostro impegno; coinvolgiamo artisti, scrittori e poeti emergenti che desiderano dire la loro, comunicare a quel deserto che ci sono ancora rose in mezzo alle distese di sabbia. Di queste rose, noi siamo il giardino che le racchiude: noi siamo Vetrina delle Emozioni"
- la sezione comunicati stampa, recensioni ed interviste
- il canale Autori & Artisti catalogato in ordine alfabetico dove si posson identificare i singoli artisti a noi uniti e le loro tipologie significative collegate ai propri siti, blog o pagine fans personali
- la sezione concorsi nazionali ed internazionali, collegata a siti esterni cercando di dare prevalenza a canali senza richiesta di contributo
- la redazione ovvero le colonne portanti del sito
- la pagina contatti
- la pagina progetti
- la radio dove curo personalmente le puntate con la collaborazione di moltissimi autori e cantautori per Radio Sonora, radio web della bassa Romagna
- il blog che vanta ormai centomila visite, nato precedentemente al sito, e che supporta anch'esso le sezioni artistiche, improntato molto sul sociale e sulle tematiche odierne ma mantenendo la linea di canale a favore dell'arte.
D) Sul sito http://www.vetrinadelleemozioni.com/ esiste una sezione dedicata agli Autori ed agli Artisti in generale. Ci vuoi parlare di questa pagina e di quali forme espressive ospita? Quali potrebbero esserne gli sviluppi? R) La sezione Autori & Artisti è nata da pochi mesi ottenendo grande approvazione da coloro che ci seguono, il progetto promuove i canali personali degli artisti in quanto molti siti vengono creati ma poco promossi. Si cerca di dare rilevanza ai loro canali personali, che sia un sito o un blog o una fanspage o nel caso creare per gli stessi una pagina di promozione posizionandola sul blog Vetrina delle Emozioni. Gli sviluppi esistono ed amplieremo, in quanto con molti utenti inseriti, si sta procedendo ad una promozione dei canali collegati dandosi manforte in un supporto comune.
D) Sei autrice di suggestive poesie e scritti in prosa. Insieme al poeta Marco Nuzzo hai scritto il libro di poesia e prosa "Anime", oltre che altre pubblicazioni. Potresti condividere con me ed i lettori del blog una tua poesia a cui sei particolarmente legata? R) L'opera "Anime" e le mie precedenti pubblicazioni sono nel loro piccolo immagine d'impegno per raccolte fondi a favore di progetti benefici, assieme a coloro che han contribuito nelle varie realizzazioni si procede con questo obiettivo in modo che il sogno della pubblicazione possa lasciare un segno tangibile a chi è meno fortunato. Condivido questo mio testo che è un po' l'emblema della nostra missione: "A voi nobili anime che sapete donare saggezze nei vostri attimi lasciando indelebile disegno di ciò che arte accomuna, addolcisce il cuore, raccoglie sogni e lascia fluire ciò che scandirne a righe... d'inchiostri neri... lega e rivive...".
D) So che sei un'amante della musica e delle canzoni di Fabrizio De André. Quali sono le canzoni che hai amato maggiormente ed hanno ispirato la tua vis poetica? R) Fabrizio De André è da sempre fonte di ispirazione consolidatasi in un'opera a lui dedicata e, tra i tanti testi a me cari, Oceano è quello che più mi rappresenta, per la cui versione è stata infatti riscritta una mia lirica ispirata al poeta. Ne ho rivisitati oltre cento ma questo lo reputo il più significativo.
D) Quale filo conduttore pensi ci sia tra due forme espressive diverse come la musica e la poesia? R) Poesia e musica viaggiano parallele e unite da quella mano invisibile ma indivisibile che salda si accompagna l'una all'altra dando il senso della vita. E' poesia ove c'è musica, è musica...quando si ode poesia.
D) Quali sono i tuoi progetti per il futuro? R) Cercare nell'umiltà delle persone la giusta direzione per intense collaborazioni future è la meta desiderata, ovviamente senza lasciare tutti coloro che con me han realizzato tanto e nel possibile muovendoci sempre assieme, ritengo sarà il percorso al futuro che fa brillare i progetti in atto, porgendo valore assoluto a tutto ciò che s'è costruito e donando la completezza all'emozione di oggi che accrescerà il mio - nostro domani. Anche i tanti che hanno reso al mio viaggio una linea contorta, sono stati invece insegnanti di quel contrario che mi piace osservare, per cambiare direzione...verso altre vie, se migliori oppure no, restano comunque le mie.
E' possibile leggere l'intervista al link http://www.leidonnaweb.it/attualita/arte-design/item/563-vetrinadelleemozioni-sito-arte-scrittura-poesia.html
Foto: Gioia Lomasti (per sua gentile concessione)

domenica 17 marzo 2013

L'eclettismo della scrittrice, sceneggiatrice e danzatrice Ilaria Mavilla


 
Dedico il post di oggi alla scrittrice Ilaria Mavilla, autrice del romanzo Miradar, pubblicato e distribuito dalla casa editrice La Feltrinelli l'anno scorso, dopo che la stessa ha vinto nel 2011 il concorso ilmioesordio sezione narrativa indetto dal Gruppo L'Espresso e da Scuola Holden.
Trentenne, di origini tunisine, una laurea in filosofia ed un corso di perfezionamento in sceneggiatura RAI Script, mi ha colpito per il suo eclettismo e la sua versatilità oltre che per la sua passione per ogni espressione creativa.
Ilaria Mavilla spazia indifferentemente dalla scrittura, alla sceneggiatura, alla danza. Oltre a scrivere (ha in cantiere un secondo romanzo ed alcuni racconti), insegna infatti sceneggiatura presso la Scuola del Cinema Anna Magnani di Prato. Inoltre tiene corsi di tip tap, passione maturata fin da ragazzina e coltivata durante gli studi universitari quando ha lavorato per una compagnia di musical ed ha viaggiato molto.
Ho avuto il piacere di intervistare qualche giorno fa Ilaria per il sito http://nonsoloturisti.it
Fin dalla sua prima risposta, è emersa una forte capacità espressiva ed una passione per la scrittura e la danza: "Credo che la scrittura, la sceneggiatura e la danza siano tutte facce della stessa medaglia, strumenti per raccontare e raccontarsi, finestre dei nostri mondi interiori. Credo che sia questo che cerchiamo nell'espressione artistica. Quello che facciamo in realtà è creare, trasformare il dolore in slancio vitale, sia che lo sia faccia con il corpo che con le parole. Perchè creare è emozionante. Anzi, direi che è necessario".
Ringrazio Ilaria Mavilla per la disponibilità e gli ottimi spunti di riflessione.
In attesa del suo prossimo romanzo, possiamo leggere l'intervista fatta ad Ilaria al link http://nonsoloturisti.it/2013/03/ilaria-mavilla-dallemigrazione-tunisina-alla-periferia-fiorentina/
Foto: la scrittrice Ilaria Mavilla (per sua gentile concessione)
  

giovedì 28 febbraio 2013

E' uscita l'antologia poetica "TRA LE BRACCIA DI TURAN - IL RISVEGLIO DEI SENSI"...





CAREZZE POETICHE NELLA PUBBLICAZIONE: "TRA LE BRACCIA DI TURAN - IL RISVEGLIO DEI SENSI"...: E' nata la nuova Antologia poetica     "TRA LE BRACCIA DI TURAN - IL RISVEGLIO DEI SENSI" a cura di Raffaella Amoruso e Segnidartos Edizioni.
Copertina: fotografia di Andrea Tonella (tutti i diritti dell'immagine sono riservati allo stesso). Con disegni interni di Nicolò Avanzi e nota critica di Fabio Amato.
Autori che han partecipato con le loro composizioni all'Antologia: Raffaella Amoruso, Umberto Barbera, Rocco D'Angelo, Giovanna Fracassi, Mara Giglio, Silvia Lazzerini, Gerardo Passannante, Massimo Ronco, Paola Vigilante.
Un suggestivo connubio tra forme espressive eterogenee quali la poesia, la fotografia ed il disegno in una danza poetica dedicata all'amore, alla sensualità, all'erotismo nonchè a Turan che nella mitologia etrusca rappresentava la dea dell'amore, della fertilità e della vitalità. Uno speciale ringraziamento a Raffaella Amoruso, blog http://carezzapoetica.blogspot.it / Andrea Tonella, Nicolò Avanzi, Fabio Amato, Giorgio Masserano, Indro Pezzolla, Ambra Destefano e tutti gli autori per la professionalità, l'entusiasmo e la passione dedicati a questo progetto. Si può leggere un mio contributo riguardante l'antologia al link http://www.leidonnaweb.it/attualita/letteratura-e-lettura/item/453-tra-le-braccia-di-turan-il-risveglio-dei-sensi.html
Per maggiori informazioni sull'Antologia e su come reperirne una copia, potete scrivermi all'email isegretidelleorchidee@yahoo.it
 
 

mercoledì 20 febbraio 2013

Un post dedicato a "The Impossible", un film sulla speranza e la forza dell'uomo



Recentemente sono stata al cinema a vedere il film "The Impossible".
Di produzione spagnola, è stato realizzato nel 2012 ed è diretto dal regista Juan Antonio Bayona. Girato in lingua inglese su una sceneggiatura di Sergio G. Sanchez, ha come interpreti principali Ewan McGregor e Naomi Watts.
Di genere drammatico, si ispira alla storia vera di una famiglia colpita nel 2004 dallo tsunami, mentre trascorreva le vacanze natalizie in Thailandia.
Il film si apre con le immagini dei meravigliosi paesaggi thailandesi e dell'Oceano Indiano.
Segue poi il dramma dello tsunami in tutta la sua inaspettata violenza distruttiva.
L'attenzione ai dettagli ed il vivo realismo spingono lo spettatore all'immedesimazione con i protagonisti, mentre sono sott'acqua o lottano con tutte le loro forze per la sopravvivenza.
La famiglia composta dai due genitori (interpretati da McGregor e Naomi Watts) e dai tre figli si trova improvvisamente divisa dalla forza della natura. Ma i protagonisti non perdono mai la speranza di ritrovare l'un l'altro ancora in vita, riuscendo a trasformare l'impossibile in possibile anche grazie alla solidarietà degli abitanti del posto e degli altri sopravvissuti.
Inevitabile l'incontro dei protagonisti con personaggi egoisti e concentrati, nello stato di emergenza, solo sulla propria sopravvivenza. Il finale è un po' scontato ma il film è godibile ed assicura emotività e buoni sentimenti fino all'epilogo.
Un mio contributo riguardante il film "The Impossible" si può leggere al link http://www.leidonnaweb.it/attualita/cinema-tv/item/413-the-impossible-film-tsunami.html
 
 
 

martedì 29 gennaio 2013

"L'albero e il cielo"


Una poesia del poeta svedese Tomas Transtromer, Premio Nobel 2011,  dedicata agli alberi. Mi hanno sempre incuriosita ed affascinata con la loro statica vitalità. Perchè essi respirano, danzano, ridono, ci guardano allibiti e gelosamente custodiscono dentro di sé gli anelli del tempo.
 
L'albero e il cielo
 
Un albero vaga nella pioggia,
ci passa in fretta davanti nel grigio scrosciante.
Ha un affare da sbrigare. Prende vita dalla pioggia
come un merlo in un frutteto.
 
Appena smette di piovere l'albero si ferma.
S'intravede dritto e fermo nelle notti chiare,
come noi in attesa dell'istante
in cui i fiocchi di neve si rovesciano nello spazio.
 
Poesia "L'albero e il cielo" tratta dal libro "Poesia dal silenzio" di Tomas Transtromer (pag. 59, Crocetti Editore, Edizione 2011).
Foto: Piccolo Melo Spoglio nel Verde che Sopravvive


martedì 15 gennaio 2013

Le nuove possibilità del web: openarte.it è una galleria virtuale permanente. Intervista a uno degli ideatori del sito, Luca Pastorino

 
Ho conosciuto il sito http://www.openarte.it  per puro caso, navigando in rete. Incuriosita da questa galleria artistica virtuale a carattere permanente e dai suoi possibili sviluppi, ho contattato uno dei suoi ideatori Luca Pastorino per avere maggiori informazioni e per una breve intervista. Ecco le mie domande e le sue risposte riassunte in questo post atipico.
D) Ciao Luca, ti ringrazio in anticipo della tua disponibilità e del tempo dedicato a questa intervista. Parliamo del sito Openarte.it. Com'è nato questo progetto e qual è il suo scopo? R) Questo progetto nasce da una mia idea. Sono sempre stato attirato dall'arte in generale. Mio nonno, Aurelio Pastorino, è stato anche un pittore. L'idea nasce dai siti di stock photo e poi si espande e prende forma come Openarte.it, un misto di motore di ricerca per immagini ed uno spazio di vendita al pubblico di immagini digitali a basso costo. Lo scopo è quello di creare una piattaforma di aggregazione per artisti. E' il pubblico che decide se l'opera è valida o meno, al di fuori dei consueti schemi legati alle gallerie ect dove i parametri per decidere se un artista è bravo o meno sono differenti da questi. La rete in qualche modo assicura l'imparzialità del pubblico che naviga ed apprezza ciò che vuole da ogni parte del mondo.
 
D) Da quanto ho capito il tuo sito si configura come una piattaforma permanente di immagini d'arte contemporanea. Quante opere sono esposte al momento nel sito? Quali tipi di opere e tecniche vengono esposte? R) In questo momento ci sono 1.668 opere divise per corrente artistica (informale, astratto, figurativo), per genere (pittura, grafica, scultura, digitale, installazione, design, fotografia, arti applicate), per tecnica di esecuzione (olio, acrilico, acquerello, pastello, china, incisione, affresco, digitale, ceramica, oreficeria, fotografia, tecnica mista, altro) e supporto (nel caso pittura: tela, carta, tavola, vetro, intonaco).
 
D) Qual è il valore aggiunto che può offrire agli artisti ed ai fruitori d'arte una piattaforma espositiva digitale come Openarte.it, rispetto ad una galleria tradizionale? R) Il sito offre la possibilità all'artista di esporre gratuitamente tutte le sue opere senza limiti di quantità e/o qualità. Chiunque può esporre a patto che esponga opere proprie (Royalty Free). E' poi il pubblico con le visualizzazioni, i voti, i click sui social network a garantire la popolarità di un'opera. Un altro servizio è la possibilità di vendere a prezzi fissati dalla piattaforma la copia digitale postata online. Normalmente i quadri sono visualizzati a bassa risoluzione ed hanno i loghi (watermark) nell'immagine stessa. Acquistandola, l'utente può fare il download ad alta risoluzione e senza watermark. Per l'artista è un'occasione di guadagno anche se lieve: le riproduzioni hanno un prezzo fisso a seconda del formato da euro 1,99 a 9,99 Euro. Il sito trattiene una piccola quota dal compratore come servizio di download. L'artista sarà in grado di vendere parecchie volte le stesse opere, in qualità di copie digitali e vedrà crescere la popolarità di tali opere. Di conseguenza il prezzo dell'opera reale aumenta essendo questa unica ed apprezzata. Stiamo inoltre lavorando sulla possibilità di vendere anche l'opera reale tramite la piattaforma: in questo caso, sarà l'artista a dare un prezzo all'originale. Diamo poi la possibilità a terzi di indire mostre online a cui gli artisti possono partecipare. Un altro valore aggiunto di questo progetto è la componente relazionale. Gli artisti infatti, tramite il sito, possono comunicare fra loro e con gli utenti, aggregarsi in gruppi come "Il Café des artistes" e indire mostre collettive autonomamente. Crediamo che lo spirito di aggregazione sia importante perchè è fonte di ispirazione e conduce ad un miglioramento e rinnovamento non solo delle opere ma anche degli artisti.
 
D) Un artista che vuole esporre le proprie opere e realizzazioni su Openarte.it, cosa deve fare? R) Per esporre è sufficiente che l'artista si registri, compili i suoi dati anagrafici ed inserisca immagini .jpg non superiori a 5MB. Il servizio è totalmente gratuito. Anche nel caso che l'artista voglia esporre in spazi particolari quali esposizioni temporanee online, Openarte.it trattiene solo una quota a fronte della vendita della copia digitale.
 
D) Ho notato che il sito valorizza il senso della vista attraverso l'esposizione di molte immagini. Avete mai pensato di accompagnare la fruizione di tali opere ad uno o più sottofondi musicali in un connubio di diverse espressioni creative? R) Si, è stato un argomento di discussione, ci sono alcuni problemi sia tecnici che di forma. Innanzitutto la piattaforma, lavorando con immagini, già passa una buona quantità di informazioni (aspetto su cui stiamo lavorando per poter inserire il sonoro). In secondo luogo, i file musicali in loop dopo qualche secondo iniziano a dare fastidio per la loro ripetitività. Un'idea sarebbe quella di inserire lunghi brani in streaming oppure associare alle immagini, suoni e rumori ben scelti ed evocativi quali vento, acqua e suoni naturali, in modo da creare un ambiente confortevole ed in tono con le esposizioni.
 
D) Quali sono gli sviluppi che potrebbe avere Openarte.it ? R) Difficile a dirsi. La speranza è che diventi un punto di riferimento per gli artisti e gli appassionati d'arte. Pensiamo che ci siano le condizioni per cui Openarte.it cresca e venga utilizzato non solo come banca dati di immagini artistiche ma anche come luogo dove indire mostre online e sul territorio. Tramite monitor è possibile fare delle mostre a cui partecipano gli artisti iscritti online, senza dover spostare materialmente quadri, opere e persone. Possiamo inoltre organizzare mostre con centinaia di opere che scorrono in un po' di schermi. Possiamo ospitare anche mostre che si stan tenendo in luoghi specifici, prolungando la mostra stessa a spese notevolmente ridotte.
 
 
Foto: MyArtAddiction and Pois
 

giovedì 10 gennaio 2013

La poetessa italoperuviana Paula Scevola Rodriguez



Ho conosciuto la poetessa Paula Scevola Rodriguez tramite il sito ilmiolibro.it e sono rimasta affascinata dalle sue composizioni poetiche. Italoperuviana, è nata a Levanto, a pochi chilometri dalle Cinque Terre. Davanti ad un mare impetuoso ed in presenza di una terra aspra, ha cominciato a scrivere all'età di dieci anni, scrivendo microstorie delle quali il fratello Albano disegnava i fumetti.
Si è laureata in Filosofia a Firenze con una tesi su Giordano Bruno ed ha frequentato per un anno la Sorbona a Parigi. La sua poesia si ispira alle lirica greca di Saffo e di Alceo, a quella francese di Rimbaud e a quella italiana di Montale e Luzi.
La sua prima opera poetica si intitola "La Boutique dell'attesa" e  prende volutamente il titolo dalla celeberrima opera di Dino Buzzati "La Boutique del mistero".
Potete leggere una mia intervista fatta a Paula al link http://nonsoloturisti.it/2013/02/il-percorso-di-unanima-e-di-una-poetessa-dal-machu-pichu-alla-liguria/
Se siete curiosi, è possibile leggere l'anteprima di "La Boutique dell'attesa" a questo link: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=880150  Ecco una sua breve poesia...

UNA FALENA
 
Balza l'olio essenziale fragrante negli altari
giacché si è celato nell'umida pelle ieri notte
un refolo divino.
Tra i cespugli iacintei del terrazzo furtiva ci accoglie
una falena notturna.

Poesia tratta da "La boutique dell'attesa" di Paula Scevola Rodriguez (pag. 11, edizione 2012, ilmiolibro.it). Foto: Foglia o Falena? 

domenica 30 dicembre 2012

Poesia tra l'Italia e la Grecia: un post dedicato a Massimiliano Damaggio

 
Incanto e disincanto. Dedico il post di oggi al poeta Massimiliano Damaggio, sito http://www.massimilianodamaggio.com/  che vive tra l'Italia e la Grecia. Nato il 19 Ottobre 1969 in Brianza, è andato via dall'Italia per trasferirsi ad Atene.
Ha cominciato a scrivere poesie quando aveva sedici anni. A diciannove anni ha scoperto la poesia latino - americana, in particolare brasiliana, da lui definita "un universo vitale, profondamente innovativo, multiforme, libero da condizionamenti intellettuali, stereotipi e da un certo manierismo noioso che caratterizza gli europei. Soprattutto una poesia con i piedi piantati per terra, scritta da esseri umani per altri essere umani, in nome della comunicazione".
All'età di ventitrè anni ha partecipato alla Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, selezionato per la città di Milano da Giancarlo Majorino. Fino alla fine degli anni '90, ha frequentato la vita culturale milanese per poi abbandonarla del tutto agli inizi del nuovo millennio e trasferirsi in Grecia. Per dieci anni ha quasi cessato di scrivere.
Nel 2011 ha pubblicato con Ensemble Edizioni http://www.edizioniensemble.com/  il libro "Poesia come pietra" , con prefazione di Carlo Bordini.
Ha appena pubblicato in formato e-book il libro "L'illusione del bipede" con Clepsydra Edizioni http://www.clepsydraedizioni.com/  Cio' che mi colpisce della poesia di Massimiliano è il suo realismo, la sua pungente vis poetica. In un suo componimento, ha scritto "Oggi la poesia deve essere una preghiera. / Nient'altro che una preghiera / in forma di pietra / scagliata con la mano". Per Massimiliano "se la poesia avesse l'impatto psichico della preghiera, allora potrebbe diventare un'arma di comunicazione di massa". Le parole nel suo ultimo "L'illusione del bipede" si trasformano in "pallottole"  "per provocare un foro nel muro di gomma asettico che avvolge l'uomo contemporaneo, per lo meno quello economicamente evoluto".  
Nelle poesie di Massimiliano si respirano le contraddizioni di una terra, quella greca, fatta di chiaroscuri, di vento forte sulle coste, di terra arida e acqua salata, di volti consumati dal sole e dalle difficoltà quotidiane.
 
uomini
escono dai buchi della notte
pieni di denti
sigarette
piccole grida
 
nella notte grande
molto grande
eccessivamente grande
 
seguono il cammino verso la piazza
lacrimogena
 
"ascolta, mi dicono, ho perso il lavoro
adesso dormo nei cassonetti
la banca m'ha mangiato un braccio
sono zoppo
non posso più elargire calci
né carezze

cosa può stasera, domani
questa riga, questa penna, questa roba qua
che chiamate poesia?

non è
carne né
pesce né
lingua oramai"

e saltano fra gli incendi
verticali dei chioschi

e gli alberi
soffiano
sul fuoco
 
Componimento tratto da "Poesia come pietra" di Massimiliano Damaggio (pag. 11, Poesia come Pietra, Edizioni Ensemble 2011).
Foto: Rodi Ventosa
 
 
 
 

venerdì 28 dicembre 2012

"Amare una persona è..." Conoscete Omar Falworth?

 
"Amare una persona è...
 
Averla senza possederla.
Dare il meglio di sé,
senza pensare di ricevere.
Voler stare spesso con lei,
ma senza essere mossi dal bisogno
di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla,
ma senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei
ma senza dipendere.
Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
Esser legati a lei,
pur essendo liberi.
Essere un tutt'uno con lei,
pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò,
la cosa più importante da fare è...
accettarla così com'è,
senza pretendere che sia come si vorrebbe."
 
Poesia tratta da "L'arte di Amare e farsi Amare" di Omar Falworth (Essere Felici Edizioni, anno 2006 -2008). Dedicata a chi così ama ed è amato.
E' possibile leggere un mio articolo sul libro "L'arte di Amare e farsi Amare" al link http://www.leidonnaweb.it/attualita/letteratura-e-lettura/item/337-arte-di-amare-e-farsi-amare-di-omar-falworth.html
Foto: Orchidee Natalizie
Musica nell'aria: Armonie d'arpa della musicista Carla They https://sites.google.com/site/carlatheyharp/
 

giovedì 27 dicembre 2012

Ironia e talento nei racconti di Roberta Granata alias Ottawa

 
Dedico il post di oggi ad una talentuosa ed ironica scrittrice di racconti che si chiama Roberta Granata. Formatrice e consulente nel mondo delle risorse umane, è nata a Piacenza ma vive a Milano da (quasi) sempre. Sulla soglia dei quarant'anni, Roberta dice di sè "Scrivere è il mio modo di respirare". E lo fa a pieni polmoni, raccontando a volte in modo ironico, a volte in modo drammatico, vicende e personaggi comuni che, da elementi di un puzzle infinito, ne diventano le chiavi di lettura. Perchè ciascuno di noi è indispensabile nel grande gioco delle parti. Questa è la filosofia che sta dietro a molte sue storie, che si rifrangono tra i flutti della rete, dove collabora con diversi siti dedicati a scrittori emergenti. Roberta Granata sta lavorando ad una raccolta che uscirà nel 2013, sarà dedicata al mondo femminile e avrà come titolo "Gli specchi non parlano ma riflettono molto". Attraverso i suoi scritti (tutti rigorosamente approvati dal suo cane Charlie, splendido border collie di dodici anni) emerge la grandezza e, insieme, la pochezza dell'umana specie, declinata al passato, al futuro e al presente. Su gentile concessione dell'autrice, cito un suo racconto che potete leggere anche in Neteditor.it dove Roberta Granata scrive sotto lo pseudonimo di Ottawa: http://www.neteditor.it/node/123030?name=Ottawa 
 
Il racconto si intitola "Non lavorare stanca".
 
" Accompagnare la porta, grazie. Così c'è scritto sulla targa cartonata all'ingresso. Accompagno e suono il campanello alla destra del corridoio. "Buongiorno, desidera?". Desidero da due anni un lavoro stabile che mi consenta di fare la spesa senza usare i buoni sconto o i ticket restaurants, grazie. Desidero essere considerata facente parte dell'umana specie detta popolazione attiva. Desidero entrare e uscire con un sorriso sulle labbra da suggellare il mio nuovo contratto. "Ho appuntamento per un colloquio, sono Anna Lavezzi". Appunto, ho un colloquio, non è che lo desidero. Avrà su per giù venticinque anni questa bella ragazza riccia che mi accoglie; quindici in meno di me, cosa che ne fa, potenzialmente, una quasi figlia.
"Intanto può compilare questo" mi passa una cartelletta tipo liberatoria prima dell'intervento chirurgico e accenna con chioma fluente alla fila di poltroncine rosse lungo il corridoio. Nome, cognome, luogo e data di nascita, lo stato civile, per la milionesima volta da incidere sul prestampato a caratteri Arial 12. E poi dentro le caselle, bene in ordine, tutto il racconto dei miei quarant'anni, la laurea in filosofia, la scuola, i miei due figli. Non ci sta, tutta la mia precaria vita dentro a questo foglio A4. Servirebbe almeno un A3 ma bisogna adeguarsi. Così, dieci minuti dopo depongo il tutto sul tavolo di ingresso. la "Prego".
Ho superato il primo step, mi dico. La venticinquenne riccioluta si chiama Elisabetta Conticini e il biglietto da visita che mi allunga mi informa che è Responsabile di Selezione. Responsabile. Bene. "Mi vuole raccontare qualcosa di lei?" esordisce. Ma che domanda è? Tipo argomento a piacere dell'esame di maturità? Riassumo, tirando all'osso. "Quindi lei non lavora da tre mesi...vedo che faceva l'educatrice in un asilo. Come mai ha lasciato?" chiede con l'ingenuità dei suoi venticinque anni. Ecco, la domanda che volevo evitare.
"Mio marito...è morto due mesi fa. Ho deciso di stargli accanto, era malato. Lui...". "Mi spiace, e ora che lavoro cerca, sempre come educatrice?" incalza.
E no , signorina Elisabetta - responsabile - di - selezione, non te ne importa nulla della mia vita, avrei potuto dirti che avevo fatto naufragio nel mar dei Sargassi e avresti avuto la stessa reazione. "Ho esperienza come educatrice, segretaria e archivista in biblioteca. Imparo in fretta". Frase suicida.
Mi guarda ironica come se pensasse "Davvero? Impari in fretta a quarant'anni? Al miracolo, direi...".
Dalla sua turgida bocca però esce un'altra frase. "Col computer come se la cava? Internet? Posta elettronica? Perchè oggi, tutte le aziende...". "Mio marito faceva il giornalista, con internet ci lavorava per scrivere, documentarsi. Io l'ho sempre aiutato e il resto l'ho imparato da me". Quasi il peggio, penso mentre la vedo vergare la parola AUTODIDATTA sul foglio. "In questo momento ho solo una mission temp di due settimane come receptionist in un centro estetico, su turni. Le interessa?". Penso a Marta e Luca, cinque anni in due, e alle difficoltà che avrebbero nello spiegare ai loro amichetti che la loro mamma ha accettato una temporary position come receptionist. Ma devo andare avanti, in un modo o nell'altro. "Si, mi interessa, posso cominciare anche subito. Dove?" chiedo alla fine. La ragazza si ritrae e precisa "Guardi, dobbiamo vedere ancora tre persone e presentare la rosa di candidature entro martedi. Le faremo sapere entro quella data se l'azienda vorrà fissarle un colloquio in sede. Per ora è tutto". Convenevoli di rito e sul portone il solito avviso di accompagnare la porta. Ora, io la porta la accompagno pure, ma a me chi m'accompagna?
Questo è stato il quinto colloquio di questa lunga settimana e siamo solo a giovedi.
Depenno dal giornale degli annunci economici il nome dell'agenzia e respiro l'aria putrida che sfiata dall'imbocco della metro di piazza De Angelis. Sarà bene ritoccarlo, il curriculum, ci sono un paio di punti che dovrei sviluppare meglio. Chissà che mi serva a migliorare la situazione. L'ha detto anche la signorina Elisabetta che devo valorizzarmi e se lo dice lei, che è responsabile, mi devo fidare. Decido di tornare a casa a piedi, tagliando la città dalla piccola circonvallazione, un po' per sfogarmi, un po' per risparmiare il biglietto, così posso comprare un altro giornale con gli annunci di lavoro, fare altri colloqui e finire finalmente la mia inchiesta giornalistica sul mercato del lavoro. E farla leggere a Marco, naturalmente, che oltre ad essere mio marito è anche il mio più critico lettore ".
Foto: Manus Marae
 

domenica 23 dicembre 2012

Buon Natale e Buone Feste!


I miei più sinceri auguri di Buon Natale e di Buone Feste da me e dal mio cagnolone Joyce!

"L'acqua è insegnata dalla sete.
La terra, dagli oceani traversati.
La gioia, dal dolore.
La pace, dai racconti di battaglia.
L'amore, da un'impronta di memoria.
Gli uccelli, dalla neve."

Poesia tratta da "Poesie" di Emily Dickinson, nella traduzione di Margherita Guidacci (Edizioni BUR 1996, pag. 139).
Foto: Babbo Natale Joyce

giovedì 13 dicembre 2012

Poesia dedicata alla Neve

 
Neve
 
Piccole mani
carezzano il cielo
presto abbracciando
ogni cosa.
Gelide
ballan lentamente
seguendo casuali traiettorie.
E' un attimo:
la terra
le vuole per sé.
Cessa
allora
la Bianca Danza.
 
Poesia tratta da "I segreti delle orchidee" di Mara Giglio. Tutti i diritti sono riservati http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=856871
Foto: Neve in Val D'Aosta
Musica nell'aria: Kristin Hersh and Michael Stipe in "Your Ghost"

sabato 8 dicembre 2012

Fiori per la cantante Chiara Galiazzo

 
Vorrei dedicare il post  di oggi alla cantante Chiara Galiazzo.
Ventisei anni, della provincia di Padova, ieri sera ha vinto meritatamente la finale del programma televisivo X Factor 2012. Ho seguito con affetto il percorso di Chiara fin dall'inizio, con le emozionanti e personalissime cover di Purple Rain, The final countdown ed Alabama Song. Ho raggiunto l'apice dell'emozione e dell'incanto con l'ascolto delle raffinate You Do Something to me e Teardrop. Bellissima anche l'onirica Due Respiri scritta per lei da Eros Ramazzotti. Se avessi l'indirizzo di Chiara, le invierei un mazzo di fiori per complimentarmi con lei e ringraziarla di avermi commosso, emozionato ed avermi trasportato in mondi altri con la sua voce e comunicato la sua passione per la musica e l'arte.
Sul bigliettino di ccompagnamento ai fiori, scriverei "Grazie Chiara della Poesia che mi hai regalato in questi mesi. La tua voce è puro incanto. Che l'armonia sia sempre con te".
Un mio tributo a Chiara è stato pubblicato sul sito ledonnaweb.it e  si trova al link http://www.leidonnaweb.it/attualita/cinema-tv/item/244-e-nata-una-giovane-stella-si-chiama-chiara-galiazzo.html
Foto: vaso floreale per Chiara Galiazzo. Musica: cover "You do something to me" http://xfactor.sky.it/showvideo/142010/chiara-e-la-romantica-you-do-something-to-me/22-11-2012/chiara,puntate,xfactor,XF6,/
 
 

giovedì 6 dicembre 2012

Il poeta, pittore e scultore Riccardo Melotti

 
Non so quantificare l'arricchimento umano che mi ha portato la pubblicazione del libro di poesie "I segreti delle orchidee":  ho avuto l'opportunità di entrare in contatto con numerosi scrittori, poeti ed artisti che altrimenti, con ogni probabilità, non avrei conosciuto. Riccardo Melotti è tra questi. Nato a Crespellano (BO) il 22 Gennaio 1954, è un artista versatile e profilico: le sue centinaia di suggestive opere spaziano dalla pittura, alla poesia, alla scultura. Ha vinto numerosi premi e ricevuto riconoscimenti sia in ambito artistico che letterario. E' collaboratore del gruppo bolognese di promozione culturale "Assolutamente Azzurro". Se siete curiosi, potete visitare il loro blog http://www.assolutamenteazzurro.blogspot.it/ 
Ha pubblicato le seguenti raccolte poetiche: "Parole" di Nicola Calabria Editore, "Foglia e pietra" della Litografia Stampa Nova, "Angolo e orizzonte" di Tinarelli Casa Editrice, "La soglia del pendolo" di Cicogna Editore e "Paesaggi di Sicilia" di Tindari Editore. Tramite il sito ilmiolibro.it, ha autopubblicato trentottro libri di poesie. Riccardo Melotti definisce la poesia come "la fonte di un respiro dove sgorgano fiati di parole" e le opere artistiche come "le tessere di un più ampio mosaico che il pittore, nella sua vita, compone". Potete leggere una breve intervista da me fatta a Riccardo, all'interno della Rubrica "Poesie di viaggio" al link: http://nonsoloturisti.it/2012/11/riccardo-melotti-la-pupilla-del-sentire/
Su gentile concessione dell'autore,  cito una sua suggestiva  poesia vincitrice del Premio Speciale Unico della Giuria del Concorso Internazionale Artistico Letterario Ambiart 2012 promosso da "Fare Ambiente" Lombardia.
 
Quando nulla dipinge
 
"Ancora percorro la notte
con l'indugio,
attraversando il timore
sul ciglio buio
in quell'angolo
sovrano di ogni pensiero,
prima del respiro
compagno
del prato nuovo.
Non ho occhi
che donano il celeste
nè chiavi
senza ruggine
per l'unico foro
di luce.
Mi tentano
assalendomi
i ricordi,
mentre i tetti
chiudono sguardi
e pareti sigillano
cuori.
I corpi,
scolpiti come statue
sono le sentinelle
dei misteri
e gli alberi fragili
regnano,
nei sentieri vuoti".
 
Poesia tratta dal libro "La soglia del pendolo" di Riccardo Melotti (Cicogna Editore di Bologna, edizione 2012)
Foto: opera senza titolo di Riccardo Melotti, su gentile concessione dello stesso, realizzata nel 2009 su tavola con tecniche miste.
  

martedì 27 novembre 2012

Perchè non ridi?

 
Perchè non ridi?
 
Lo scrigno
del cuore
è aperto,
il polso
è piegato.
Non vivo
per il solo respiro.
Sogno
un immenso sbadiglio
che sui palazzi
si chiuda
ed un arcobaleno
che il grigio colori.
O una piuma
che solletichi
i tuoi piedi.
Perchè non ridi?
...
 
Poesia tratta dal libro "I segreti delle orchidee" di Mara Giglio
Foto: Grigio su Grigio
 
 
 


venerdì 23 novembre 2012

Le poesie di Vanni Spagnoli

 
Vorrei dedicare il post di oggi ad un poeta le cui composizioni sono musica per l'anima. Si tratta di Vanni Spagnoli: nato a La Maddalena, di professione medico, è presente in riviste di poesia, critica, fantascienza ed in numerose antologie letterarie. Nel 1981, ha pubblicato "Prigioniero dell'alba", il suo primo libro di poesie edito da Forum/Quinta Generazione di Forlì. Tramite il sito ilmiolibro.it, ha pubblicato sette raccolte di poesie. Potete trovare il suo profilo e l'elenco dei suoi libri al link http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=46511
Su gentile concessione di Vanni Spagnoli, pubblico una sua poesia tratta dal libro "Isole" dedicato alla moglie Anna ed alle isole che ha sempre amato.
 
Non va perduto mai 
"L'amore
Che smaschera i silenzi
Indugiando sui fianchi generosi
Del tempo
Quando s'allontana la voce
Sulle onde
Sospinta al largo del vento
E il cuore riposa
Sulla musica dei sassi lisci
A riva
Non va perduto mai
L'amore
Se pure trascorsa la magia
Degli occhi
Smarriti negli occhi
Le mani a scoprire
Ignoti sentieri di ombre
E di luce
 
                          Non va perduto
 
E' lì
Nella forsitia appassita
Nel sorriso sorpreso
Di una foto
Nella luce
Che accende un ricordo
Nella mia mano
Che sfiora il tuo viso
La sera".
 
Poesia tratta dal libro "Isole" di Vanni Spagnoli (ilmiolibro.it, edizione 2012) http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=846364
Foto: Parole di Seta

giovedì 22 novembre 2012

Un omaggio alla poetessa Wislawa Szymborska

 
Quali maschere indosserai oggi?
Un omaggio alla poetica ironia di Wislawa Szymborska:
 
ABC
 
"Ormai non saprò più
cosa di me pensasse A.
Se B. fino all'ultimo non mi abbia perdonato.
Perché C. fingesse che fosse tutto a posto.
Che parte avesse D. nel silenzio di E.
Cosa si aspettasse F., sempre che si aspettasse
                                                                    qualcosa.
Perché G. facesse finta, benché sapesse bene.
Cosa avesse da nascondere H.
Cosa volesse aggiungere I.
Se il fatto che io ero lì accanto
avesse un qualunque significato
per J. per K. e per il restante alfabeto".
 
Poesia tratta dal libro "Due punti" di Wislawa Szymborska (pag. 13, Adelphi Edizioni, Edizione 2012 a cura  di Pietro Marchesani).
Foto: Mascherina Veneziana
Musica di sottofondo: "Perfect circle" dei R.E.M.

mercoledì 21 novembre 2012

"Non accostarti troppo alla dimora di una rosa" Emily Dickinson docet

 
"Non accostarti troppo alla dimora di una rosa:
Se una brezza le preda
O rugiada le inonda
Cadono con timore le sue mura.
E non voler legare la farfalla
O scalare le sbarre dell'estasi.
Garanzia della gioia
E' il suo rischio perenne."
 
Da "Poesie" di Emily Dickinson, con introduzione traduzione e note di Margherita Guidacci (pag. 275, Edizioni Biblioteca Universale Rizzoli, edizione 1996).
Foto: Rosa Rosae (Sarda)