martedì 31 dicembre 2013

Un viaggio in Brasile alla ricerca delle proprie origini: intervista alla scrittrice Sirlene Alves


Grazie alla pubblicazione del mio libro "I segreti delle orchidee" http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=856871  sono entrata in contatto con numerosi scrittori ed artisti che altrimenti molto probabilmente non avrei conosciuto. Una di queste è Sirlene Alves, quarantenne scrittrice di origine brasiliana, autrice della biografia "Quando tutto cambia". Mi ha parlato della sua passione per la scrittura e del suo recente viaggio in Brasile alla ricerca delle proprie origini...
 
D) Ciao Sirlene, grazie per il tempo che dedicherai a questa intervista. Puoi parlarmi un po' di te? R) Ritengo di essere una persona molto semplice e forse un po' troppo sognatrice. Amo gli animali ma in libertà, così come sono stati creati da Dio. Adoro la natura e m'incanto davanti ad un semplice fiore o ad un paesaggio mozzafiato come la nascita del sole. Sono sincera e rispettosa nei confronti degli altri. Amo il mio prossimo e, se posso aiutarlo, lo faccio con il cuore. Nonostante tutte le avversità che incontro nella mia vita, cerco sempre di essere positiva, anche se come dializzata è molto più difficile.
D) Hai pubblicato la biografia "Quando tutto cambia". Quando ti sei avvicinata alla scrittura e cosa significa per te? R) Quando ho iniziato a scrivere avevo dodici anni, scrivevo per lo più poesie, amavo molto Leopardi e Petrarca. Il merito fu anche di mio padre che, vedendo quanto mi piacesse scrivere, mi regalò una macchina da scrivere. Confesso che conservo le poesie che scrissi in quel periodo e quelle che scrissi in età adulta. Scrivere è un modo catartico per esprimere tutte le emozioni che ho dentro di me: se non le scrivessi, penso che scoppierei! Cerco attraverso la scrittura di trasmettere ciò che vedo e sento.
D) Quali sono i tuoi libri ed autori preferiti? R) Non ho autori preferiti, tendenzialmente vado sui classici: Leopardi, Petrarca, Flaubert, Moravia, Banana Yoshimoto e perché no, anche Daniel Steel. Come genere di libri, non ho preferenze, leggo di tutto.
D) Recentemente sei stata in Brasile, tuo paese natale, alla ricerca delle tue origini. Ci puoi parlare di questo viaggio e di che cosa ha rappresentato per te? R) Sono andata in Brasile per necessità perché in Italia non avevo più un posto dove stare quindi, tramite un missionario, sono partita per il Brasile senza sapere il portoghese. E' stato un viaggio molto interessante ed importante per me: ho scoperto una nuova cultura, nuovi paesaggi ed un modo di vivere ed affrontare la vita con positivismo. Ho imparato tanto dai brasiliani, ho scoperto tante cose su me stessa. Il Brasile mi ha resa più forte e regalato una bellissima e numerosa famiglia. Il luogo che mi è rimasto maggiormente nel cuore è Paracuru con le sue bellezze naturali e la solarità della sua gente.
D) Ci sono altri viaggi o posti che ti sono rimasti nel cuore? R) Sicuramente Roma, la città eterna: vi ho vissuto per un anno e non sono riuscita e visitarla bene tutta. Città ricca di storia, sembra che i monumenti stessi narrino le loro vicende. Sono stata anche in Calabria ed ho trovato meravigliose le sue spiagge e le asperità della Sila. Sono stata anche a Londra, che ho trovato affascinante ed un po' strana con il suo vento freddissimo. Da bambina ho visitato molte città della Liguria ma quella che mi è rimasta nel cuore e che amo ancora molto è Varazze, Con il tempo è diventata il mio rifugio: là riesco a scrivere tranquillamente lasciandomi cullare dalla musica delle onde del mare.
D) Quali progetti hai per il futuro? R) Per quanto riguarda la scrittura, vorrei che una casa editrice seria pubblicasse "Quando tutto cambia" che per il momento ho autopubblicato tramite ilmiolibro.it http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=873654  Mi piacerebbe inoltre scrivere una storia ambientata a Pavia , città in cui vivo e che amo. Ma per scrivere ho bisogno di tranquillità, cosa che non ho per via dei problemi economici. Riguardo ai viaggi, sarò sincera: dopo il trapianto, se andrà tutto bene, tornerò in Brasile per viverci e rifarmi una vita. Una volta là adotterò una bimba per crearmi una famiglia, Anzi, magari ne adotterò due: un maschio ed una femmina. Per il momento, sono questi i miei progetti.
E' possibile leggere l'intervista anche al link http://nonsoloturisti.it/2014/01/intervista-sirlene-alves-pavia-brasile/
Foto: Sirlene Alves in Brasile (per sua gentile concessione)

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