domenica 30 dicembre 2012

Poesia tra l'Italia e la Grecia: un post dedicato a Massimiliano Damaggio

 
Incanto e disincanto. Dedico il post di oggi al poeta Massimiliano Damaggio, sito http://www.massimilianodamaggio.com/  che vive tra l'Italia e la Grecia. Nato il 19 Ottobre 1969 in Brianza, è andato via dall'Italia per trasferirsi ad Atene.
Ha cominciato a scrivere poesie quando aveva sedici anni. A diciannove anni ha scoperto la poesia latino - americana, in particolare brasiliana, da lui definita "un universo vitale, profondamente innovativo, multiforme, libero da condizionamenti intellettuali, stereotipi e da un certo manierismo noioso che caratterizza gli europei. Soprattutto una poesia con i piedi piantati per terra, scritta da esseri umani per altri essere umani, in nome della comunicazione".
All'età di ventitrè anni ha partecipato alla Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, selezionato per la città di Milano da Giancarlo Majorino. Fino alla fine degli anni '90, ha frequentato la vita culturale milanese per poi abbandonarla del tutto agli inizi del nuovo millennio e trasferirsi in Grecia. Per dieci anni ha quasi cessato di scrivere.
Nel 2011 ha pubblicato con Ensemble Edizioni http://www.edizioniensemble.com/  il libro "Poesia come pietra" , con prefazione di Carlo Bordini.
Ha appena pubblicato in formato e-book il libro "L'illusione del bipede" con Clepsydra Edizioni http://www.clepsydraedizioni.com/  Cio' che mi colpisce della poesia di Massimiliano è il suo realismo, la sua pungente vis poetica. In un suo componimento, ha scritto "Oggi la poesia deve essere una preghiera. / Nient'altro che una preghiera / in forma di pietra / scagliata con la mano". Per Massimiliano "se la poesia avesse l'impatto psichico della preghiera, allora potrebbe diventare un'arma di comunicazione di massa". Le parole nel suo ultimo "L'illusione del bipede" si trasformano in "pallottole"  "per provocare un foro nel muro di gomma asettico che avvolge l'uomo contemporaneo, per lo meno quello economicamente evoluto".  
Nelle poesie di Massimiliano si respirano le contraddizioni di una terra, quella greca, fatta di chiaroscuri, di vento forte sulle coste, di terra arida e acqua salata, di volti consumati dal sole e dalle difficoltà quotidiane.
 
uomini
escono dai buchi della notte
pieni di denti
sigarette
piccole grida
 
nella notte grande
molto grande
eccessivamente grande
 
seguono il cammino verso la piazza
lacrimogena
 
"ascolta, mi dicono, ho perso il lavoro
adesso dormo nei cassonetti
la banca m'ha mangiato un braccio
sono zoppo
non posso più elargire calci
né carezze

cosa può stasera, domani
questa riga, questa penna, questa roba qua
che chiamate poesia?

non è
carne né
pesce né
lingua oramai"

e saltano fra gli incendi
verticali dei chioschi

e gli alberi
soffiano
sul fuoco
 
Componimento tratto da "Poesia come pietra" di Massimiliano Damaggio (pag. 11, Poesia come Pietra, Edizioni Ensemble 2011).
Foto: Rodi Ventosa
 
 
 
 

venerdì 28 dicembre 2012

"Amare una persona è..." Conoscete Omar Falworth?

 
"Amare una persona è...
 
Averla senza possederla.
Dare il meglio di sé,
senza pensare di ricevere.
Voler stare spesso con lei,
ma senza essere mossi dal bisogno
di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla,
ma senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei
ma senza dipendere.
Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
Esser legati a lei,
pur essendo liberi.
Essere un tutt'uno con lei,
pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò,
la cosa più importante da fare è...
accettarla così com'è,
senza pretendere che sia come si vorrebbe."
 
Poesia tratta da "L'arte di Amare e farsi Amare" di Omar Falworth (Essere Felici Edizioni, anno 2006 -2008). Dedicata a chi così ama ed è amato.
E' possibile leggere un mio articolo sul libro "L'arte di Amare e farsi Amare" al link http://www.leidonnaweb.it/attualita/letteratura-e-lettura/item/337-arte-di-amare-e-farsi-amare-di-omar-falworth.html
Foto: Orchidee Natalizie
Musica nell'aria: Armonie d'arpa della musicista Carla They https://sites.google.com/site/carlatheyharp/
 

giovedì 27 dicembre 2012

Ironia e talento nei racconti di Roberta Granata alias Ottawa

 
Dedico il post di oggi ad una talentuosa ed ironica scrittrice di racconti che si chiama Roberta Granata. Formatrice e consulente nel mondo delle risorse umane, è nata a Piacenza ma vive a Milano da (quasi) sempre. Sulla soglia dei quarant'anni, Roberta dice di sè "Scrivere è il mio modo di respirare". E lo fa a pieni polmoni, raccontando a volte in modo ironico, a volte in modo drammatico, vicende e personaggi comuni che, da elementi di un puzzle infinito, ne diventano le chiavi di lettura. Perchè ciascuno di noi è indispensabile nel grande gioco delle parti. Questa è la filosofia che sta dietro a molte sue storie, che si rifrangono tra i flutti della rete, dove collabora con diversi siti dedicati a scrittori emergenti. Roberta Granata sta lavorando ad una raccolta che uscirà nel 2013, sarà dedicata al mondo femminile e avrà come titolo "Gli specchi non parlano ma riflettono molto". Attraverso i suoi scritti (tutti rigorosamente approvati dal suo cane Charlie, splendido border collie di dodici anni) emerge la grandezza e, insieme, la pochezza dell'umana specie, declinata al passato, al futuro e al presente. Su gentile concessione dell'autrice, cito un suo racconto che potete leggere anche in Neteditor.it dove Roberta Granata scrive sotto lo pseudonimo di Ottawa: http://www.neteditor.it/node/123030?name=Ottawa 
 
Il racconto si intitola "Non lavorare stanca".
 
" Accompagnare la porta, grazie. Così c'è scritto sulla targa cartonata all'ingresso. Accompagno e suono il campanello alla destra del corridoio. "Buongiorno, desidera?". Desidero da due anni un lavoro stabile che mi consenta di fare la spesa senza usare i buoni sconto o i ticket restaurants, grazie. Desidero essere considerata facente parte dell'umana specie detta popolazione attiva. Desidero entrare e uscire con un sorriso sulle labbra da suggellare il mio nuovo contratto. "Ho appuntamento per un colloquio, sono Anna Lavezzi". Appunto, ho un colloquio, non è che lo desidero. Avrà su per giù venticinque anni questa bella ragazza riccia che mi accoglie; quindici in meno di me, cosa che ne fa, potenzialmente, una quasi figlia.
"Intanto può compilare questo" mi passa una cartelletta tipo liberatoria prima dell'intervento chirurgico e accenna con chioma fluente alla fila di poltroncine rosse lungo il corridoio. Nome, cognome, luogo e data di nascita, lo stato civile, per la milionesima volta da incidere sul prestampato a caratteri Arial 12. E poi dentro le caselle, bene in ordine, tutto il racconto dei miei quarant'anni, la laurea in filosofia, la scuola, i miei due figli. Non ci sta, tutta la mia precaria vita dentro a questo foglio A4. Servirebbe almeno un A3 ma bisogna adeguarsi. Così, dieci minuti dopo depongo il tutto sul tavolo di ingresso. la "Prego".
Ho superato il primo step, mi dico. La venticinquenne riccioluta si chiama Elisabetta Conticini e il biglietto da visita che mi allunga mi informa che è Responsabile di Selezione. Responsabile. Bene. "Mi vuole raccontare qualcosa di lei?" esordisce. Ma che domanda è? Tipo argomento a piacere dell'esame di maturità? Riassumo, tirando all'osso. "Quindi lei non lavora da tre mesi...vedo che faceva l'educatrice in un asilo. Come mai ha lasciato?" chiede con l'ingenuità dei suoi venticinque anni. Ecco, la domanda che volevo evitare.
"Mio marito...è morto due mesi fa. Ho deciso di stargli accanto, era malato. Lui...". "Mi spiace, e ora che lavoro cerca, sempre come educatrice?" incalza.
E no , signorina Elisabetta - responsabile - di - selezione, non te ne importa nulla della mia vita, avrei potuto dirti che avevo fatto naufragio nel mar dei Sargassi e avresti avuto la stessa reazione. "Ho esperienza come educatrice, segretaria e archivista in biblioteca. Imparo in fretta". Frase suicida.
Mi guarda ironica come se pensasse "Davvero? Impari in fretta a quarant'anni? Al miracolo, direi...".
Dalla sua turgida bocca però esce un'altra frase. "Col computer come se la cava? Internet? Posta elettronica? Perchè oggi, tutte le aziende...". "Mio marito faceva il giornalista, con internet ci lavorava per scrivere, documentarsi. Io l'ho sempre aiutato e il resto l'ho imparato da me". Quasi il peggio, penso mentre la vedo vergare la parola AUTODIDATTA sul foglio. "In questo momento ho solo una mission temp di due settimane come receptionist in un centro estetico, su turni. Le interessa?". Penso a Marta e Luca, cinque anni in due, e alle difficoltà che avrebbero nello spiegare ai loro amichetti che la loro mamma ha accettato una temporary position come receptionist. Ma devo andare avanti, in un modo o nell'altro. "Si, mi interessa, posso cominciare anche subito. Dove?" chiedo alla fine. La ragazza si ritrae e precisa "Guardi, dobbiamo vedere ancora tre persone e presentare la rosa di candidature entro martedi. Le faremo sapere entro quella data se l'azienda vorrà fissarle un colloquio in sede. Per ora è tutto". Convenevoli di rito e sul portone il solito avviso di accompagnare la porta. Ora, io la porta la accompagno pure, ma a me chi m'accompagna?
Questo è stato il quinto colloquio di questa lunga settimana e siamo solo a giovedi.
Depenno dal giornale degli annunci economici il nome dell'agenzia e respiro l'aria putrida che sfiata dall'imbocco della metro di piazza De Angelis. Sarà bene ritoccarlo, il curriculum, ci sono un paio di punti che dovrei sviluppare meglio. Chissà che mi serva a migliorare la situazione. L'ha detto anche la signorina Elisabetta che devo valorizzarmi e se lo dice lei, che è responsabile, mi devo fidare. Decido di tornare a casa a piedi, tagliando la città dalla piccola circonvallazione, un po' per sfogarmi, un po' per risparmiare il biglietto, così posso comprare un altro giornale con gli annunci di lavoro, fare altri colloqui e finire finalmente la mia inchiesta giornalistica sul mercato del lavoro. E farla leggere a Marco, naturalmente, che oltre ad essere mio marito è anche il mio più critico lettore ".
Foto: Manus Marae
 

domenica 23 dicembre 2012

Buon Natale e Buone Feste!


I miei più sinceri auguri di Buon Natale e di Buone Feste da me e dal mio cagnolone Joyce!

"L'acqua è insegnata dalla sete.
La terra, dagli oceani traversati.
La gioia, dal dolore.
La pace, dai racconti di battaglia.
L'amore, da un'impronta di memoria.
Gli uccelli, dalla neve."

Poesia tratta da "Poesie" di Emily Dickinson, nella traduzione di Margherita Guidacci (Edizioni BUR 1996, pag. 139).
Foto: Babbo Natale Joyce

giovedì 13 dicembre 2012

Poesia dedicata alla Neve

 
Neve
 
Piccole mani
carezzano il cielo
presto abbracciando
ogni cosa.
Gelide
ballan lentamente
seguendo casuali traiettorie.
E' un attimo:
la terra
le vuole per sé.
Cessa
allora
la Bianca Danza.
 
Poesia tratta da "I segreti delle orchidee" di Mara Giglio. Tutti i diritti sono riservati http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=856871
Foto: Neve in Val D'Aosta
Musica nell'aria: Kristin Hersh and Michael Stipe in "Your Ghost"

sabato 8 dicembre 2012

Fiori per la cantante Chiara Galiazzo

 
Vorrei dedicare il post  di oggi alla cantante Chiara Galiazzo.
Ventisei anni, della provincia di Padova, ieri sera ha vinto meritatamente la finale del programma televisivo X Factor 2012. Ho seguito con affetto il percorso di Chiara fin dall'inizio, con le emozionanti e personalissime cover di Purple Rain, The final countdown ed Alabama Song. Ho raggiunto l'apice dell'emozione e dell'incanto con l'ascolto delle raffinate You Do Something to me e Teardrop. Bellissima anche l'onirica Due Respiri scritta per lei da Eros Ramazzotti. Se avessi l'indirizzo di Chiara, le invierei un mazzo di fiori per complimentarmi con lei e ringraziarla di avermi commosso, emozionato ed avermi trasportato in mondi altri con la sua voce e comunicato la sua passione per la musica e l'arte.
Sul bigliettino di ccompagnamento ai fiori, scriverei "Grazie Chiara della Poesia che mi hai regalato in questi mesi. La tua voce è puro incanto. Che l'armonia sia sempre con te".
Un mio tributo a Chiara è stato pubblicato sul sito ledonnaweb.it e  si trova al link http://www.leidonnaweb.it/attualita/cinema-tv/item/244-e-nata-una-giovane-stella-si-chiama-chiara-galiazzo.html
Foto: vaso floreale per Chiara Galiazzo. Musica: cover "You do something to me" http://xfactor.sky.it/showvideo/142010/chiara-e-la-romantica-you-do-something-to-me/22-11-2012/chiara,puntate,xfactor,XF6,/
 
 

giovedì 6 dicembre 2012

Il poeta, pittore e scultore Riccardo Melotti

 
Non so quantificare l'arricchimento umano che mi ha portato la pubblicazione del libro di poesie "I segreti delle orchidee":  ho avuto l'opportunità di entrare in contatto con numerosi scrittori, poeti ed artisti che altrimenti, con ogni probabilità, non avrei conosciuto. Riccardo Melotti è tra questi. Nato a Crespellano (BO) il 22 Gennaio 1954, è un artista versatile e profilico: le sue centinaia di suggestive opere spaziano dalla pittura, alla poesia, alla scultura. Ha vinto numerosi premi e ricevuto riconoscimenti sia in ambito artistico che letterario. E' collaboratore del gruppo bolognese di promozione culturale "Assolutamente Azzurro". Se siete curiosi, potete visitare il loro blog http://www.assolutamenteazzurro.blogspot.it/ 
Ha pubblicato le seguenti raccolte poetiche: "Parole" di Nicola Calabria Editore, "Foglia e pietra" della Litografia Stampa Nova, "Angolo e orizzonte" di Tinarelli Casa Editrice, "La soglia del pendolo" di Cicogna Editore e "Paesaggi di Sicilia" di Tindari Editore. Tramite il sito ilmiolibro.it, ha autopubblicato trentottro libri di poesie. Riccardo Melotti definisce la poesia come "la fonte di un respiro dove sgorgano fiati di parole" e le opere artistiche come "le tessere di un più ampio mosaico che il pittore, nella sua vita, compone". Potete leggere una breve intervista da me fatta a Riccardo, all'interno della Rubrica "Poesie di viaggio" al link: http://nonsoloturisti.it/2012/11/riccardo-melotti-la-pupilla-del-sentire/
Su gentile concessione dell'autore,  cito una sua suggestiva  poesia vincitrice del Premio Speciale Unico della Giuria del Concorso Internazionale Artistico Letterario Ambiart 2012 promosso da "Fare Ambiente" Lombardia.
 
Quando nulla dipinge
 
"Ancora percorro la notte
con l'indugio,
attraversando il timore
sul ciglio buio
in quell'angolo
sovrano di ogni pensiero,
prima del respiro
compagno
del prato nuovo.
Non ho occhi
che donano il celeste
nè chiavi
senza ruggine
per l'unico foro
di luce.
Mi tentano
assalendomi
i ricordi,
mentre i tetti
chiudono sguardi
e pareti sigillano
cuori.
I corpi,
scolpiti come statue
sono le sentinelle
dei misteri
e gli alberi fragili
regnano,
nei sentieri vuoti".
 
Poesia tratta dal libro "La soglia del pendolo" di Riccardo Melotti (Cicogna Editore di Bologna, edizione 2012)
Foto: opera senza titolo di Riccardo Melotti, su gentile concessione dello stesso, realizzata nel 2009 su tavola con tecniche miste.
  

martedì 27 novembre 2012

Perchè non ridi?

 
Perchè non ridi?
 
Lo scrigno
del cuore
è aperto,
il polso
è piegato.
Non vivo
per il solo respiro.
Sogno
un immenso sbadiglio
che sui palazzi
si chiuda
ed un arcobaleno
che il grigio colori.
O una piuma
che solletichi
i tuoi piedi.
Perchè non ridi?
...
 
Poesia tratta dal libro "I segreti delle orchidee" di Mara Giglio
Foto: Grigio su Grigio
 
 
 


venerdì 23 novembre 2012

Le poesie di Vanni Spagnoli

 
Vorrei dedicare il post di oggi ad un poeta le cui composizioni sono musica per l'anima. Si tratta di Vanni Spagnoli: nato a La Maddalena, di professione medico, è presente in riviste di poesia, critica, fantascienza ed in numerose antologie letterarie. Nel 1981, ha pubblicato "Prigioniero dell'alba", il suo primo libro di poesie edito da Forum/Quinta Generazione di Forlì. Tramite il sito ilmiolibro.it, ha pubblicato sette raccolte di poesie. Potete trovare il suo profilo e l'elenco dei suoi libri al link http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=46511
Su gentile concessione di Vanni Spagnoli, pubblico una sua poesia tratta dal libro "Isole" dedicato alla moglie Anna ed alle isole che ha sempre amato.
 
Non va perduto mai 
"L'amore
Che smaschera i silenzi
Indugiando sui fianchi generosi
Del tempo
Quando s'allontana la voce
Sulle onde
Sospinta al largo del vento
E il cuore riposa
Sulla musica dei sassi lisci
A riva
Non va perduto mai
L'amore
Se pure trascorsa la magia
Degli occhi
Smarriti negli occhi
Le mani a scoprire
Ignoti sentieri di ombre
E di luce
 
                          Non va perduto
 
E' lì
Nella forsitia appassita
Nel sorriso sorpreso
Di una foto
Nella luce
Che accende un ricordo
Nella mia mano
Che sfiora il tuo viso
La sera".
 
Poesia tratta dal libro "Isole" di Vanni Spagnoli (ilmiolibro.it, edizione 2012) http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=846364
Foto: Parole di Seta

giovedì 22 novembre 2012

Un omaggio alla poetessa Wislawa Szymborska

 
Quali maschere indosserai oggi?
Un omaggio alla poetica ironia di Wislawa Szymborska:
 
ABC
 
"Ormai non saprò più
cosa di me pensasse A.
Se B. fino all'ultimo non mi abbia perdonato.
Perché C. fingesse che fosse tutto a posto.
Che parte avesse D. nel silenzio di E.
Cosa si aspettasse F., sempre che si aspettasse
                                                                    qualcosa.
Perché G. facesse finta, benché sapesse bene.
Cosa avesse da nascondere H.
Cosa volesse aggiungere I.
Se il fatto che io ero lì accanto
avesse un qualunque significato
per J. per K. e per il restante alfabeto".
 
Poesia tratta dal libro "Due punti" di Wislawa Szymborska (pag. 13, Adelphi Edizioni, Edizione 2012 a cura  di Pietro Marchesani).
Foto: Mascherina Veneziana
Musica di sottofondo: "Perfect circle" dei R.E.M.

mercoledì 21 novembre 2012

"Non accostarti troppo alla dimora di una rosa" Emily Dickinson docet

 
"Non accostarti troppo alla dimora di una rosa:
Se una brezza le preda
O rugiada le inonda
Cadono con timore le sue mura.
E non voler legare la farfalla
O scalare le sbarre dell'estasi.
Garanzia della gioia
E' il suo rischio perenne."
 
Da "Poesie" di Emily Dickinson, con introduzione traduzione e note di Margherita Guidacci (pag. 275, Edizioni Biblioteca Universale Rizzoli, edizione 1996).
Foto: Rosa Rosae (Sarda)

lunedì 19 novembre 2012

Nonsoloturisti.it e la Rubrica Poesie di viaggio

 
Vuoi viaggiare con le parole? Scrivi poesie e vuoi essere ospite del sito http://nonsoloturisti.it/ ? Contattami...
E' nata la nuova rubrica da me curata "Poesie di viaggio", dedicata alla poesia come metafora di viaggio interiore ed esteriore. E' un angolo dedicato a poeti affermati ed emergenti, con la pubblicazione di interviste, composizioni poetiche e biografie. 
Foto: Ricordo di viaggio a Roma

giovedì 15 novembre 2012

La delicata poetica di Paola Mastroddi

 
Vorrei dedicare il post di oggi ad una poetessa le cui composizioni hanno sfiorato le corde della mia anima. Si chiama Paola Mastroddi, meglio conosciuta nel mondo dei blogger con lo pseudonimo Flameonair. Nata a Roma nel 1959, vive in Toscana. Ha conseguito una laurea in Scienze Biologiche ed una laurea in Informatica, lavora nell'ambito della pubblica amministrazione. Ha sempre coltivato l'interesse per l'arte, per la psicologia e per la scienza. Scrive poesie fin da bambina, utilizzando la macchina da scrivere del padre che, in quanto pittore, l'ha avvicinata al mondo dell'arte. Paola afferma che "scrivere per lei è una necessità dell'anima" ma che "la sua poesia più bella è il figlio quattordicenne".
Alcune sue poesie sono state pubblicate nelle Antologie de "La mente e il cuore" della casa editrice Kimerick. Attraverso il sito ilmiolibro.it, ha pubblicato tre libri di poesie: "Viaggio con valigie leggere", "Diafani passi d'ombra" e "Nuances".
"Viaggio con valigie leggere"  è stato selezionato tra le cinquanta opere semifinaliste del concorso "ilmioesordio sezione Poesia". Potete inoltre leggere sue composizioni nel blog da lei curato http://flameonair.wordpress.com/ 
Su sua gentile ed espressa autorizzazione, pubblico due poesie di Paola Mastroddi tratte dal libro "Viaggio con valigie leggere", autopubblicato nel 2012 con il miolibro.it  http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=843535 
Si intitolano "Foto ingiallite" e "Mi fermo":
 
Foto ingiallite
 
"Regalami gli attimi
che non ingialliscono.
Piccole cose
piene di luce,
fremiti.
Non servono
promesse d'eterno
quando l'eternità
è nel senso stesso
di ciò che mi doni.
Taci,
sorridendo,
sull'orlo d'un bacio"
 
Mi fermo
 
"Mi fermo,
intenta ad un pensiero obliquo.
Sposto la polvere e il ghiaccio
dai miei pensieri veri,
lascio scivolare in fondo
l'ovvio quotidiano.
Ti colgo, tremante,
come un bagliore caldo,
tu che dal mio ventre rinasci,
feroce e vivo, una volta ancora"
 
Foto: Faro (della Poesia?)
 

mercoledì 14 novembre 2012

Incanto e disincanto: omaggio ad Alda Merini

 
Disincanto: nel cuore, nebbia e freddo. Alda Merini docet.
 
"Perchè mi dici cose fuggenti
che non sanno di vero,
perché inganni te stessa?
Il violino armonico che avevi dentro
si è rotto per sempre.
Inutile sperare...
Così aspetto che qualcuno
bussi alla porta,
e non solo il vento"
 
"Pensa, abbiamo camminato sui vetri
per molti anni,
abbiamo avuto entrambi il torcicollo
a furia di vederci andar via,
a sommo di un marciapiede
che doveva essere l'alone di un tempio
oppure un precipizio di abbandono"
 
Poesie "Perchè mi dici cose fuggenti" e "Pensa, abbiamo camminato sui vetri" tratte dal libro "Titano amori intorno" di Alda Merini, pubblicato da Edizioni La Vita Felice (Quinta edizione Marzo 2003, pagg. 26 e 69).
Foto: chiaroscuri in Trentino Alto Adige.


martedì 13 novembre 2012

La poetessa russa Anna Achmatova

 
 
Ho scoperto le poesie di Anna Achmatova alcuni anni fa, quando frequentavo l'Università.
E sono rimasta folgorata. Per imparare a leggere le sue poesie ed apprezzarne la musicalità in lingua originale, mi sono cimentata nello studio della non facile lingua russa.
 
"Nel cuore già dilegua il ricordo del sole.
L'erba s'è fatta gialla.
Il vento sparge, appena, i primi fiocchi.
 
Negli angusti  canali non scorre più,
ma gela, l'acqua.
Qui, nulla potrà avvenire,
mai nulla!
 
Il salice dischiude nel cielo vuoto
un ventaglio di trina.
Forse davvero fu meglio
non avervi sposato.
 
Dilegua nel cuore il ricordo del sole.
Perchè? Si fa dunque buio?
Forse! Di colpo, una notte,
può giungere l'inverno"
 
Poesia di Anna Achmatova. Tratta dal libro "Poesie" (pag. 17) edito nel 1962 da Nuova Accademia Editrice, antologia lirica a cura di Raissa Naldi.
Foto: incipit d'inverno in Val D'aosta

I segreti delle orchidee

 
Ecco la copertina del mio libro "I segreti delle orchidee". Do you like it?  Trattasi di poesie incantate e disincantate dedicate alla natura, agli animali, alle contraddizioni, ai chiaroscuri e ai bagliori di luce che la vita ci dona, accompagnati dai disegni dell'artista, coreografo e regista teatrale Michele Ciardulli. Il libro in versione cartacea è ordinabile nelle librerie La Feltrinelli e tramite i siti http://ilmiolibro.kataweb.it/ oppure http://www.lafeltrinelli.it/ oppure http://www.amazon.it/ Potete leggerne l'anteprima e scrivere qualche commento o recensione a "I segreti delle orchidee" qui: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=856871
 

domenica 11 novembre 2012

Emily Dickinson docet

 
"You ask of my Companions Hills - Sir - and the Sundown - and a Dog - large as myself, that my Father bought me  - They are better than Beings - because they know - but do not tell...".  Tratto da "The Letters 261 - 280 " di Emily Dickinson. 
Foto: tramonto nel Chianti


sabato 10 novembre 2012

Ringraziamento all'artista Michele Ciardulli

 
 
 
Ci sono persone per cui l'Arte è elemento essenziale e vitale come l'aria e l'acqua.
Michele Ciardulli è un giovane artista versatile e poliedrico nonchè regista e coreografo teatrale. Nato in provincia di Milano, classe 1981, attualmente vive a lavora a Trento ed è impegnato nello sviluppo di realtà produttive nell'arte contemporanea e nella realizzazione di eventi multidisciplinari. In particolare, progetta e realizza spettacoli in edifici e musei di rilevanza storica. Sue regie teatrali recenti sono: "Un anno sull'Altipiano. Storie di uomini", "Tonight Lenny Bruce. Colpevole", "Mozart e Salieri" di A. Puskin, "L'uomo non deve morire", "Dialogo tra un impegnato e un non so" di G. Gaber. In parallelo, ha sviluppato un percorso di ricerca nella pittura e nella scultura, sperimentando interazioni tra gli spazi espositivi ed il mondo teatrale. Nel suo blog http://cherubinonero.blogspot.it/ ha scritto "la pittura e la scultura sono  il mio rifugio. Attraverso loro cerco un dialogo con l'invisibile. La sfida non è interpretare ma ascoltare e lasciarsi trascinare dalla corrente".
Ha realizzato e donato i suggestivi disegni a colori che si trovano nel mio libro "I segreti delle orchidee". "Alberi I" è uno di questi. Un sincero ringraziamento a Michele per questi suoi preziosi doni. Potete trovare Michele sui principali social network (Facebook, LinkedIN...)
 

Odi et amo

 
Odi et amo: le contraddizioni dell'anima.
La terra toscana è per me chiaroscuri, suggestioni ed emozioni contrastanti. Una miriade di colori, sensazioni e ricordi eterogenei. Si può amare e nello stesso tempo odiare un luogo perchè la nostra memoria lo associa a momenti particolarmente difficili della nostra vita? 

venerdì 9 novembre 2012

Un delicato crisantemo per chi non c'è più...

 
Un delicato crisantemo per chi ho amato e non c'è più.
Ed è vivo nei battiti del mio cuore e nei miei pensieri quotidiani.
Musica di sottofondo: "Born to Die" di Lana Del Rey.

giovedì 8 novembre 2012

Affinità elettive geografiche...

 
Incanto...
Ci sono luoghi come persone appena incontrate che ti sembra di conoscere da sempre. Potremmo chiamarle "affinità elettive geografiche".
Posti che fanno brillare gli occhi e scaldano il cuore più del sole estivo.
Luoghi dell'anima che condividi con le persone care o vivi felicemente in solitudine.
Questo è per me uno dei quei posti. Si trova in Val D'Aosta.
Chi come me non l'ha solo vissuto in sogno e riconosce il luogo?

Perchè amiamo gli animali?

 
Mi sono sempre chiesta perchè fin da piccola amassi così tanto gli animali.
Perchè istintivamente giocassi con loro e cercassi la loro compagnia.
Finalmente l'ho capito. E non è perchè sto studiando la loro psicologia, il loro linguaggio corporeo ed i loro codici comunicativi. Non è tanto per la loro genuinità o spontaneità.
E' perchè loro mi insegnano qualcosa ogni giorno.
Insegnano ad amare senza egoismi, senza pretendere nulla in cambio.
Ad essere veramente felici della felicità altrui.
E perchè loro sanno vivere fino in fondo il presente, qui ed ora, come un insieme di momenti unici ed irripetibili.

A Joyce

Se fossi cane
vivrei qui ed ora.
Hic et nunc.
Sarei puro istinto,
occhio che ride,
coda che fugge,
zampa che scava.
Sarei pura gioia,
inno all'erba fresca
ed all'acqua sorgiva.
Se fossi cane
vivrei qui ed ora.
Hic et nunc.
Mi chiamerei
Joyce
ed avrei orecchie di seta.

Da "I segreti delle orchidee" di Mara Giglio http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=856871 
Foto: il mio labrador Joyce


mercoledì 7 novembre 2012

Il Gabbiano...

 
A questo gabbiano con una sola zampa, con l'augurio che voli sempre alto nel cielo.
 
Il gabbiano
imita
per burla
l'umana voce.
Io emulo
il volo suo
con il volto serio
e le mani trepidanti.
 
Da "I segreti delle orchidee" di Mara Giglio http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=856871
 

Incanto e disincanto




Questo blog è dedicato alla bellezza in ogni sua forma: poesia e letteratura, arte, musica, cultura, natura, fotografia e non solo.
Vorrei dedicarlo e condividerlo con chi, come me, si pone domande senza risposta.
Quali segreti sussurrano le api di fiore in fiore? Quali misteri si celano nelle orchidee?
Perchè il fiore dell'hibiscus vive un giorno soltanto?
A chi ama i bagliori diurni e notturni. Gli occhi quando ridono, i vortici nei capelli, l'acqua sorgiva, i chiaroscuri, le gocce di rugiada e la brezza marina.
A chi colleziona attimi come se fossero oggetti preziosi.
E ama l'incanto ed il disincanto in forma di poesia.

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n° 62/2001.